Teatro Carlo Felice di Genova: la storia del teatro risorto

Teatro Carlo Felice di Genova: la storia del teatro risorto

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Tra il 1824 e il 1825 gli abitanti della città di Genova sentono il bisogno di avere un teatro degno di tale nome per ospitare l’opera. Così nel 1825 viene indetto un concorso per la progettazione del teatro Carlo Felice, il progetto vincente è quello di Carlo Barabino e viene edificato e inaugurato nel 1828.

La storia

Il luogo scelto per la realizzazione è in centro città e va a prendere il posto della chiesa di San Domenico che ormai da tempo viene utilizzata come magazzino. In un secondo momento ai lavori partecipa anche Luigi Canonica, architetto famoso per essere stato l’architetto reale e per aver lavorato su svariati teatri, al quale viene assegnata la realizzazione del palcoscenico e della curva della sala.

Così quando il 7 Aprile 1828 viene inaugurato alla presenza dei sovrani del Regno di Sardegna, Maria Cristina e Carlo Felice, non è un semplice teatro cittadino ma un teatro destinato a essere uno dei più rinomati della penisola ed il principale della città di Genova. Nel corso del tempo il teatro viene sempre mantenuto al passo con in tempi: nel 1852 viene inaugurata l’illuminazione a gas e nel 1892 quella elettrica. Durante la seconda guerra mondiale, a seguito di un bombardamento, del teatro realizzato da Carlo Barabino rimangono solo il pronao, i portici e le colonne.

La decisione di ricostruire viene presa nel 1946, ma a causa dell’accantonamento del progetto realizzato da Paolo Antonio Chessa e della morte improvvisa nel 1968 di Carlo scarpa, rinomato architetto al quale era stato appaltata la realizzazione di un nuovo progetto nel 1936, bisogna aspettare il 1984 per un nuovo concorso ed un nuovo vinvitore al quale viene assegnata la realizzazione di un nuovo progetto.

E cosi che un pool formato dagli architetti Rossi, Gardella, Reinhardt e Sibilla progetta e realizza il corpo del nuovo teatro Carlo Felice. L’impresa non è semplice perché si trova vincolato da alcune scelte prese dalla municipalità che vanno rispettare: il nuovo teatro deve sorgere nel medesimo luogo del vecchio, mantenere il pronao originale del Barabino, mantenere l’originale colonnato e il portico in pietra decorato a bassorilievo, creare una continuità fra Piazza De Ferrari e Galleria Mazzini attraverso la realizzazione di una piazza coperta in corrispondenza dell’ex foyer.

Anche in questo caso la volontà è quella di realizzare un teatro capace di competere con i migliori sul territorio e così è. Il 18 ottobre 1991 viene inaugurato il nuovo teatro Carlo Felice, un teatro capace di ospitare fino a quattro scenografie contemporaneamente e la sua caratteristica torre ospita, oltre al palco e ai camerini, innumerevoli macchine di scena.

Ad oggi la stagione del teatro è scandita da: opera, balletto, sinfonica, svariati recital e molte iniziative territoriali. Oltre a conservare tutto l’alzato sopravvissuto del Barabino, grazie a concorsi indetti appositamente per l’apparato decorativo del teatro, nella piazza coperta si evoca la maestosità dell’antico foyer attraverso le opere contemporanee realizzate da: Aurelio Caminati, Raimondo Sirotti e Nerone Ceccarelli. Sempre un passo avanti, sin dal 2010 è attiva la web tv del teatro che trasmette le rappresentazioni stagionali. L’intera realizzazione avviene all’interno del teatro, dove al sesto piano si trova lo studio dedicato alle riprese e alla post produzione.


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