I Pinguini Tattici Nucleari cantano Allende in “Una Storia Infinta”

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Ci hanno fatto ballare a febbraio prima di qualsiasi tormentone estivo con Ringo Starr, ci hanno fatto piangere durante questi mesi di agonia con una canzone dedicata alla splendida Bergamo, e ci hanno fatto ridere, nel vero senso della parola con “Ridere” con uno splendido video girato nelle case dei fan. Riccardo e i suoi Pinguini, memori dei grandi successi dai dischi di platino al podio sanremese, sono tornati, da Bergamo con furore perchè il 28 agosto, sul finire di questa estate strana e unica, uscirà in tutte le radio e piattafome musicali il loro nuovo singolo: “La storia infinita”. Un titolo impegnativo, che richiama alla mente il grande Michael Allende con il suo piu grande classico scritto nel 1979 e rivisitato con l’omonimo film uscito nelle sale nel 1984. Un richiamo ai ricordi, in un ìa stagione estiva, che è un pò mancata a tutti noi.

 

 

Ecco alcune dichiarazioni a riguardo: Una canzone che immagina un’ipotetica estate che non c’è, che manca. E la sua mancanza porta a rifugiarsi nelle emozioni del passato, nei ricordi di quel che è stato, perdendosi nelle memorie ma allo stesso tempo imparando a godersi quel che c’è, attimo dopo attimo”.

 

Proprio per questo motivo, annuncia la band, sarà un brano sentito e ricco di citazioni rivisitate per questa epoca un pò diversa, in tutto e per tutto.

 

Riccardo ci rende partecipi del fatto che la canzone è stata scritta durante il periodo più difficile di questo duemilaventi, quello del lockdown, quello che ci ha costretti a rinchiuderci nelle case e nelle nostre stanza, per proteggere il mondo. E chissà quanti di noi si sono tenuti compagnia con libri e musica, anche nei momenti di sconforto più totale.

Un testo e una melodia pronti a dar spazio ai ricordi, soprattutto a quelli che fanno tanto bene, e che alla fine ci fanno pure commuovere un poco.

 

A tal proposito Riccardo Zanotti, leader della band, scrive sui social spiegando il senso della scelta sia del titolo che di tutto il lavoro introspettivo che ci sta dietro al lavoro di scrittura e stesura di un brano:

 

“Penso che sia bello che le grandi opere d’arte, i grandi classici, non muoiano mai ma si rinnovino di generazione in generazione, dandogli un senso che profuma di immortalità.E così è nella vita, ci sono estati del nostro passato che sono rimaste dentro di noi come opere d’arte, che non smettono di esistere e che continuano a rinnovarsi mentre noi cambiamo. Magari quando avremo ottant’anni le ricorderemo in modo diverso, ma resteranno vive, vivide e bellissime”.

 

 

Insomma, si prospetta davvero una canzone magica. Chissà se vedremo i Pinguini volare con Falkor, nel cielo di quest’estate, dove salvare Fantàsia sembra quasi impossibile. Ma forse, Atreiu e Bastian, che devono avere sicuramente origini bergamasche, ci aiuteranno nell’impresa, insieme a Ringo Starr.

 

Nell’attesa, non dimenticatevi di ridere e sopratutto “ricordare” tutto il bene che c’è intorno a noi.

 

 


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