La classifica dei 5 migliori documentari musicali

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Abbiamo realizzato per voi la nostra top five dei migliori documentari musicali.

 

 

Lo abbiamo fatto perché oggi più che mai abbiamo bisogno di musica, e in un’estate atipica, senza i grandi concerti estivi, ci è sembrato il caso di portare un po’ di musica in casa. I documentari musicali sono l’occasione giusta ascoltare buona musica e allo stesso tempo avere l’opportunità di conoscere storie incredibili. Con questa lista di documentari musicali avrete modo di conoscere i retroscena su come sono note determinate canzoni o band. Altri docufilm invece ci portano a comprendere meglio periodi storici, dimostrandoci che la musica non è solo intrattenimento, ma un vero e proprio baule pieno zeppo di cultura.

 

N. 1: Sugar man

 

 

 

Sugar man è per noi uno dei migliori docufilm esistenti. Uno dei documentari musicali più sorprendenti che possiate mai guardare. E’ il mix perfetto tra il racconto di una storia sorprendente, caratteristica intrinseca di un buon documentario, e la musica. La storia è quella del misterioso musicista Sixto Rodriguez, suicidatosi davanti alla folla durante un concerto. Il cantante, poco conosciuto in Italia e nel mondo, ha letteralmente segnato la storia del Sudafrica in epoca Apartheied. Per fare un paragone pensate che Sixto Rodriguez è considerato in Sudafrica alla pari di Bob Dylan in America. Il docufilm, però, non solo porta alla luce questo artista poco conosciuto, bensì si trasforma nella storia della ricerca dell’artista, che si scoprirà in realtà ancora vivo. Colpi di scena, musica da paura, e una storia che ti fa ancora una volta dire “la vita è più incredibile di qualsiasi storia inventata”. Queste le motivazioni che ci spingono a mettere Sugar Man, premio oscar come miglior documentario, al primo posto della nostra classifica.

 

 

N.2 Passione

 

 

 

Al secondo posto Passione di John Turturro. Il documentario racconta la storia della canzone napoletana, vero e proprio patrimonio culturale della città. La cosa che però rende unico questo lavoro è che lo fa con interviste, riprese sulla città e soprattutto tanta musica. Lo mettiamo al secondo posto per la sua capacità di saper rapire lo spettatore e catapultarlo nel ritmo della musica napoletana e per la sua capacità di trasmettere l’energia della musica. Impossibile restare fermi sulla poltrona o sul divano perchè la musica, o meglio la passione, vi travolgerà come pochi documentari musicali riescono a fare. E mentre il ritmo vi prenderà, avrete anche modo di vedere i posti noti e meno noti di Napoli, una sorta di tour musicale, che vi mostrerà i colori di una città che non smette mai di stupire. D’altrone, come dice lo stesso John Turturro “Ci sono posti in cui vai una volta sola e ti basta e poi c’è Napoli.

 

 

N. 3 Buena Vista Social Club

 

 

 

Si va alla scoperta dei grandi che hanno fatto la storia della musica cubana, con Buena Vista Social Club. I Buena Vista Social Club sono un gruppo musicale cubano fondato a L’Avana nel 1996, nato per rimettere insieme i più grandi musicisti cubani che suonavano negli anni ’40. Con la loro passione esprimevano la vera musica cubana: il son cubano, il bolero e il dazòn. Poi, con l’avvento della dittatura di Fidel Castro, fu proibito suonare. Il documentario ci mostrerà la Cuba moderna, le sue strade colorate, le vecchie Cadillac e la povertà che, però, non intacca la felicità dei cubani. Mettiamo questo docufilm al terzo posto per l’obiettivo nobile di Wim Wenders, che ha voluto ridare luce a chi per troppo tempo è stato messo nell’ombra e per la sua capacità di dimostrare che la musica è espressione dell’uomo e della società.

 

 

N. 4 Woodstock – 3 days of peace and music

 

 

 

 

Impossibile non citare questo docufilm musicale che crediamo sia il Sacro Graal della musica. Questo docufilm degli anni ’70 contiene in sé una serie di elementi che ci faranno mai smettere di ringraziare l’autore, Michael Wadleigh.
Con questo documentario musicale viviamo un pezzo del live n.1, quello che ha segnato la storia dei concerti: il famosissimo concerto di Woodstock. In scena tutta l’energia e la vita che c’era sia sopra che sotto il palco, tra il pubblico. Sul palco, tutti gli artisti che hanno fatto la storia della musica, per citarne alcuni: Janis Joplin, Jimi Hendrix, Santana, Joe Cocker e tantissimi altri. E poi giù, sotto il palco, i partecipanti: hippies, famiglie, gente in camper, una lunghissima fila di auto, miriadi di persone che si riunirono lì sotto l’insegna della cultura hippie. Più che un documentario musicale, questo è storia.

 

 

N.5 Quincy

 

 

 

Al quinto posto dei migliori documentari musicali vi proponiamo Quincy, per portarvi nel dietro alle quinte della musica. Quincy Jones è arrangiatore, compositore, produttore musicale e tanto altro. Percorrendo la sua storia, avremo modo di conoscere il dietro le quinte della musica, il lavoro di coloro che ci sono dietro ai grandi cantanti e le grandi band che arrivano al successo. Quincy, infatti, ha collaborato con artisti del calibro di Ray Charles, Frank Sinatra, Barbra Streisand e con artisti anche non americani, come l’italiano Tony Renis, fino poi ad arrivare ad artisti che hanno fatto la storia della musica pop, come Michael Jackson, e contemporanea come Lady Gaga. Con interviste, riprese dietro le quinte e video d’epoca, avremo di conoscere la musica sotto un nuovo ed interessante punto di vista.

 

 

Non vi resta che mettervi comodi e godervi lo spettacolo!


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