“Ballata per la mia piccola iena” – Tradimento e ipocrisia secondo gli Afterhours

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Gli Afterhours sono una band nata alla fine degli anni Ottanta a Milano. Il gruppo è ancora oggi in attività ed è attualmente composto da Manuel Agnelli, cantante e frontman, Roberto Dell’Era, Xabier Iriondo, Rodrigo d’Erasmo, Stefano Pilla e Fabio Rondanini. I loro brani, inizialmente in lingua inglese, hanno fatto la storia dell’alternative rock del nostro Paese. La vera fama, tuttavia, è arrivato soltanto negli anni Novanta grazie all’album Germi, completamente in italiano. Il primo brano che li avvia al successo è Mio fratello è figlio unico, cover dell’omonima canzone di Rino Gaetano. Da quel momento in poi, la strada è tutta in discesa.

 

Ballata per la mia piccola iena

Nel 2005 viene pubblicato l’album Ballate per piccole iene ed il successo è subito palpabile: supera subito il record di incassi dell’uscita precedente e raggiunge i primi posti in tutte le classifiche di vendita. Alla produzione partecipa anche il musicista Greg Dulli, leader della band statunitense Afghan Wings. Ballata per la mia piccola iena è la seconda traccia presente nel disco ed è uno dei singoli di maggiore successo. Il testo, come tutti quelli degli Afterhours, è ricco di metafore e allusioni e vuole soffermarsi sull’autenticità dei valori di ognuno di noi. Il tema della canzone è, appunto, il tradimento in senso lato. Vediamo insieme il testo:

 

L’autista che ti guida ha una sola mano
Ma vede ciò che credi invisibile
Nel tuo piccolo mondo fra piccole iene
Anche il sole sorge solo se conviene

Fra piccole iene solo se conviene
Mia piccola iena solo se conviene
L’amore rende soli ma è ben più doloroso
Se per nemici e amici non sei più pericoloso

La testa è così piena che non pensi più
Ti si aprono le gambe oppure le hai aperte tu?
Aiutami a trovare qualcosa di pulito
Uccidi ma non vuoi morire
Uccidi ma non vuoi morire

Fra piccole iene solo se conviene
Mia piccola iena solo se conviene
Non puoi scordare dove son state le tue labbra
Sai già come sarà ma non sai più chi sei
La testa è così piena non riesci più a pensare che

Anche senza te si possa ancora respirare
Quello che hai appena fatto ti ha fatto stare meglio
Chi uccide ma non vuol morire uccidi ma non vuoi morire

Fra piccole iene solo se conviene
Fra piccole iene solo se conviene
Mia piccola iena solo se conviene
Mia piccola iena
Solo se conviene”

Il significato del brano

Già dalle prime righe viene messa in risalto l’incoerenza della protagonista attraverso le parole “nel tuo piccolo mondo, tra piccole iene, anche il sole sorge solo se conviene”. Tutto ciò, secondo gli autori del testo, è causato dal bisogno di piacere a tutti i costi, rinunciando persino all’autenticità dell’amore per compiacere un maggior numero di persone: “L’amore rende soli, ma è ben più doloroso se per nemici e amici non sei più pericoloso”. Suppongo che la persona di cui si parli sia di sesso femminile perché, più o meno a metà brano, il cantante si chiede aspramente: “Ti si aprono le gambe oppure le hai aperte tu?”.

Il linguaggio è senza dubbio forte, ma senza mai essere realmente volgare. Ogni termine viene scelto con cura e viene quasi piegato a proprio favore per veicolare il messaggio. Nonostante l’ipocrisia e il tradimento siano temi abusati nel mondo artistico, a fare la differenza, questa volta, è proprio il modus in cui essi vengono tirati in ballo.

Sono certa che, a fine ascolto, ognuno di noi avrà pensato almeno una volta a quella piccola iena che, in modo più o meno consapevole, ha fatto parte della nostra vita.


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