Chanel n°5: l'essenza della femminilità

Chanel n°5: l’essenza della femminilità

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Anticonvenzionale, rivoluzionario, femminile, unico, esattamente come la sua ideatrice: Gabrielle Chanel che, nel 1921 incaricò il chimico Ernest Beaux di creare una fragranza esclusiva, nuova, differente da tutto ciò che era presente sul mercato dell’epoca.

Chiese “un profumo da donna che sappia di donna“, raro e intenso. Sapeva bene cosa voleva: un profumo femminile che odorasse di donna, perché una donna doveva profumare di donna e non di rosa. E per Gabrielle l’odore di femmina era l’odore di sua madre, quello penetrante che sa di bucato steso al sole. Era il 1920 e anche se al messaggio olfattivo non era più richiesto di testimoniare la pulizia e l’attenzione alla cura si sé,  bensì quella di scolpire nell’immaginario una nuova figura femminile, Coco Chanel riuscì a fare entrambe le cose. Il profumo firmato Chanel doveva essere un profumo folgorante e in grado, esattamente come un abito, di sintetizzare la personalità di chi lo sceglie. Il profumiere, che aveva lavorato per la famiglia reale russa e viveva vicino Grasse, patria del profumo, per l’occasione miscelò per la prima volta due essenze naturali con molecole sintetiche, le aldeidi. Ottenne una composizione visionaria. 

Il lancio del profumo

Lancio la mia collezione il 5 maggio, il quinto mese dell’anno. Lascerò che questo numero gli porti fortuna” disse Gabrielle quando fu certa della sua scelta, anche ispirata dal fatto che la colpì il quinto flaconcino che Beaux le propose. E caspita, che frase, che intuizione, che pronostico! Diremmo che di fortuna il 5 gliene ha portata, eccome! Si racconta che subito dopo la scelta, Gabrielle portò Beaux fuori a pranzo e mentre erano seduti al tavolo si spruzzò un po’ di profumo. Le donne in sala fecero la fila al loro tavolo per sapere da dove arrivasse quella fragranza celestiale. 

Dunque l’aroma prodotto arriva come quello di un bouquet fiorito-aldeidato, deliziosamente cipriato. Diventa leggendario e intramontabile. Creato a partire dalle materie prime più nobili, l’estratto è la forma più preziosa del profumo. L’essenza dei neroli di Grasse, – l’olio essenziale di neroli,  è un prodotto per distillazione dei fiori di arancio, amaro; il suo profumo somiglia a quello del bergamotto ed è usato in profumeria, liquoreria, pasticceria e, talvolta, per scopo farmaceutico, – si unisce alle note sensuali e floreali di due materie prime d’eccezione, la rosa di maggio e il gelsomino di Grasse. Le aldeidi donano una freschezza impalpabile e conferiscono al profumo la sua caratteristica nota astratta.

Chanel n°5 deve il suo successo anche all’estetica della confezione: un flacone dalle linee minimaliste, sigillato a mano con l’arte del baudruchage e ornato da un cabochon con taglio a diamante. La profumazione inedita, il nome e il flacone dalle linee sobrie rivoluzionano la storia della profumeria. N°5 s’impone come una fragranza cult, destinata a rivoluzionare il mondo della profumeria e a divenire uno dei prodotti di lusso più ricercati e venduti dell’ultimo secolo.

All’inizio degli anni Venti, Gabrielle Chanel era già all’apice della sua carriera: aveva sovvertito i canoni della moda tradizionale, imponendo nuove linee, più morbide e sinuose, pur mantenendo la regola aurea dell’eleganza e della femminilità.

La nuova fragranza ebbe lo stesso impatto rivoluzionario ed il successo fu praticamente immediato: in brevissimo tempo, infatti, diventò uno dei profumi più venduti al mondo, anche grazie ai soldati americani che dopo la guerra acquistavano l’essenza parigina per portarla alle loro fidanzate negli Stati Uniti.

Nel giro di breve tempo si diede l’avvio alla produzione su scala industriale e dopo solo tre anni, nel 1924, Gabrielle Chanel firmò il contratto con Pierre Wertheimer, proprietario di Les Parfumeries Bourjois, la più famosa casa francese cosmetica del tempo, per creare una nuova società, Les Parfums Chanel, attraverso la quale Chanel cedette i diritti della produzione del profumo e la sua gestione a livello internazionale in cambio del 10% delle azioni.

Voglio dare alla donna un profumo creato come un vestito”, diceva Mademoiselle Chanel. E Marilyn Monroe evidentemente prese questa frase alla lettera e durante un’intervista confessò ad un giornalista che per andare a dormire “indossava” soltanto due gocce di Chanel N°5. Questa frase divenne, nel 1955, lo slogan della pubblicità del profumo e la Monroe una delle sue più immortali testimonial.

A maggio di quest’anno ricorre il 100esimo anniversario dalla nascita di questo grande successo. Tra le tante testimonial della fragranza, celebri e splendide dive del cinema, icone di eleganza e femminilità, ricordiamo Catherine DeneuveAli MacGrawLauren HuttonCarole Bouquet, Nicole Kidman e Audrey Tautou. Oggi, dopo un secolo, Chanel N. 5 non smette di incantare e far sognare, trasportando anche sulla Luna lo storico profumo: Marion Cotillard, l’attrice premio Oscar per il film La Vie en rose, è infatti, la protagonista dell’ultimo spot tv nel quale, in un’atmosfera onirica, si trova a danzare sulla Luna con l’étoile Jérémie Bélingard, primo ballerino de L’Opéra di Parigi.

Marion Cotillard per Chanel N. 5

Gabrielle Chanel era solita anche dire:

Profumatevi ovunque desideriate essere baciate. Collo, polso, décolleté, incavo del gomito… Una goccia nei punti più intimi del corpo, dove vibrano i battiti del cuore.” 

Lo abbiamo fatto e continieremo a farlo in molte. 


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