“Macchine come me” il romanzo di Ian Mcewan

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Fonte foto: labalenabianca.com

 

Macchine come me” di Ian Mcewan racconta la storia di un 1982 alternativo, in cui l’informatica si è sviluppata incredibilmente grazie all’apporto di Alan Turing e la marina inglese ha appena riportato a casa la sconfitta delle isole Faulkland contro l’Argentina. Il protagonista, Charlie, vive in un appartamento nel sud di Londra a Clapham. La sua vita viene stravolta quando decide di acquistare un sofisticato robot, dotato di una sopraffina intelligenza artificiale di nome Adam. L’acquisto del robot , dal costo molto elevato, era stato possibile grazie alla cospicua eredità ricevuta dalla madre, in quanto lui guadagnava solo piccole somme investendo in titoli azionari.

 

Il Guardian ha definito questo libro “Un manages a trois molto moderno”. Charlie è molto innamorato della vicina del piano di sopra Miranda, una studente di dottorato di storia sociale di 10 anni di meno di lui. La storia evolve velocemente quando dopo aver comprato il robot, Adam si innamora di Miranda e finiscono a letto. Il robot è talmente intelligente che su indicazione di Charlie, investe una piccola somma di denaro in borsa e ne ricava cifre molto più alte, tanto da spingere a fare pensare alla coppia di potersi permettere una casa molto più grande. Miranda, però, nasconde dei segreti, infatti rivela a Charlie che un uomo molto pericoloso di nome Gorringe stava per uscire di prigione e quindi avrebbero dovuto agire di conseguenza per evitare il peggio. Perché Gorringe è un pericolo per Miranda e per la possibilità sua e di Charlie di farsi una famiglia? Nel libro viene trattato il tema dell’amore corrisposto ma anche il tema dell’amore non corrisposto di Adam verso Miranda.

 

Il fulcro della storia rimane comunque il robot e l’incredibile lavoro che è stato fatto dagli informatici di quell’era per creare un intelligenzza così avanzata da essere paragonata a una coscienza vera e propria. Adam infatti è cosciente di essere vivo, lavora per il suo “padrone” per fargli ottenere stabilità economica e compone piccole poesie chiamate “haiku”. L’intelligenza di Adam è però prettamente logica, incapace di agire in maniera cinica, quindi non è in grado di prendere le parti di una persona se si tratta di infrangere la logica morale. Possibilmente Ian Mcewan ci ha voluto mettere all’erta nei confronti della creazione di robot che un giorno potrebbero diventare a tal punto coscienti da uscire dal controllo degli esseri umani.


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