Davide Gambardella fa centro con il suo primo libro “Storia di un (quasi) amore in quarantena”

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“Storia di un (quasi) amore in quarantena” di Davide Gambardella è un racconto leggero e piacevole, che si legge tutto d’un fiato. La storia è ambientata ai giorni nostri, durante il l’emergenga Covid e più precisamente durante il lockdown. I due protagonisti vivono un’avventura che va oltre i limiti della legalità. In un momento così particolare come quello che abbiamo vissuto, infatti, due ragazzi vivono la loro (quasi) storia d’amore, infischiandosene delle leggi e continuando a vedersi di nascosto. Momenti di intimità, attimi preziosi e rivelazioni inaspettate per due giovani, che decidono di viversi appieno, senza limitazioni, con quella vena di follia, che non fa mai male. O che probabilmente alla fine devasterà uno dei due. In un’epoca dove è difficile trovare la persona perfetta il protagonista pensa di esserci riuscito, ma purtroppo alla fine si renderà conto che quella bella storia d’amore non è altro che frutto di una sua fantasia. Tatiana, la donna di cui si è innamorato, in realtà non prova gli stessi sentimenti e ciò non fa che distruggere emotivamente il protagonista.

 

Davide Gambardella, classe ’81, si lancia per la prima volta in un’esperienza narrativa e riesce senza problemi a fare centro nel cuore dei lettori, con un racconto che lascia con il fiato sospeso fino alla fine.

 

“Quella descritta nel romanzo è una generazione senza nome che raccoglie gli sfaceli di quella immediatamente precedente. Ma che esiste. Che è fatta di tutto ciò. Che brucia. Che ama. Che resiste”. Queste le parole di Enrico Parolisi, giornalista napoletano, scrittore della prefazione del libro. Ed è proprio questo l’intento di Gambardella, raccontare di una generazione che ha bisogno d’amore, che ama senza limiti e che resiste anche alle insidie del mondo.

 


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