A lezione d’olio: come riconoscere il vero extravergine di qualità

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L’Italia è un paese che produce ed esporta olio extravergine d’oliva in tutto il mondo, grazie alle migliaia di piante di oliva presenti in quasi tutte le regioni. È sicuramente un alimento sano e che fa bene alla salute, se utilizzato nella dovuta misura, senza farne, insomma, un uso esagerato. L’olio viene utilizzato tantissimo nella nostra cucina, per condire tanti alimenti come insalate, primi piatti, carni, pesce ed altro.

Come si ottiene l’olio extravergine d’oliva

L’olio si ottiene spremendo le olive a freddo e, quando la spremitura successiva alla prima è di tipo meccanico, si potrà parlare di olio vergine. L’olio extravergine d’oliva invece, si otterrà solo grazie alla prima spremitura a freddo in modo meccanico e bisognerà rispettare degli standard qualitativi minimi imposti dal Regolamento CEE n. 2568/91.

Gli standard qualitativi minimi servono quindi per riconoscere il vero olio e.v.o. di qualità, e sono fondamentalmente due:

– Utilizzare solo procedimenti meccanici

– Presentare un’acidità non superiore all’0,8%

Questo è il primo passo per riconoscere un ottimo olio extravergine d’oliva e assaporarne tutto il suo sapore. Il controllo dell’etichetta diventa quindi un fattore fondamentale nella ricerca del miglior olio in commercio. L’Italia ha fatto inoltre grossi passi in avanti per il riconoscimento del vero olio extravergine d’oliva creando la “Carta di identità dell’olio extravergine d’oliva”. La Carta è nata per merito del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali nel 2009, affinché ci sia la giusta sinergia tra produttori e Centri di Ricerca.

Consigli pratici al fine di riconoscere l’olio extravergine d’oliva

Dopo aver letto l’etichetta della bottiglia, è consigliabile utilizzare due dei sensi che ci appartengono, l’olfatto e la vista, che saranno utili per riconoscere un buon olio. Il profumo intenso delle olive è ineguagliabile e il colore dovrà essere di un verde carico, soprattutto dopo aver effettuato la cosiddetta prima spremitura; inoltre, è sempre consigliabile acquistare, quando è possibile, l’olio al frantoio.


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