San Pellegrino Terme: il luogo che da il nome alla famosa acqua

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L’acqua San Pellegrino, nata nel 1899, ha un’etichetta brillante e riconoscibile ormai da tutti e in tutto il mondo, oggi visitiamo il luogo da cui prende il nome.

Ci troviamo a San Pellegrino Terme, nei pressi di Bergamo, lungo le rive del fiume Brembo, che divide in due il paese. Servito dalla ferrovia Bergamo-Piazza Brembana fino agli anni sessanta, da allora il paese è collegato a valle solo con la strada statale, che dal dicembre 2003 non attraversa più il centro abitato dopo l’inaugurazione di due gallerie, passanti sotto i rilievi della sponda sinistra del Brembo, che permettono uno scorrimento più veloce del traffico verso l’alta valle.

Le origini

I primi ad insediarsi nella zona furono probabilmente gli Orobi, popolo di origine celtica, ma il nome San Pellegrino risale al secolo VIII d.C. quando i vescovi al servizio di Carlo Magno consacravano ed erigevano parrocchie nell’impero. Il centro abitato venne dedicato a san Pellegrino vescovo di Auxerre e martire. La Parrocchia di San Pellegrino Terme possiede una preziosa reliquia del Santo.

Età contemporanea

Sul finire del XVIII secolo San Pellegrino si sviluppa come centro termale, grazie alle acque solfato-alcaline-terrose che sgorgano alla temperatura costante di 26 gradi, note già dal Medioevo. Nel XX secolo la località si trasforma in un’elegante stazione termale e viene creato lo Stabilimento Termale, appartenente alla Sanpellegrino S.p.A., nota industria che produce acqua e bibite gassate che fa capo, dal 1999, alla svizzera Nestlé. La fama della cittadina continua a crescere anche per via della costruzione del Casinò Municipale nel 1904 e del Grand Hotel nel 1905. Nel 1961 viene costruito lo stabilimento per l’imbottigliamento dell’acqua minerale, quella conosciuta ancora oggi in tutto il mondo, la  S. Pellegrino e delle altre bevande di produzione di Sanpellegrino S.p.A.

Duomo di San Pellegrino d’Auxerr

La costruzione della nuova chiesa dedicata a San Pellegrino iniziò nel 1715 sui resti della precedente chiesa quattrocentesca, ormai divenuta insufficiente a contenere l’accresciuta popolazione dei fedeli e comunque bisognosa di importanti interventi di restauro. Il suo interno è in stile tardo-barocco del ‘700. L’altare maggiore, sormontato da una snella bussola, si innalza sul centro del presbiterio tra i riflessi luminosi della maiolica bianca e del marmo del rivestimento. Nell’ancona centrale spicca l’affresco raffigurante San Pellegrino, evangelizzatore della Francia e vescovo di Auxerre, condannato al martirio dall’imperatore Galieno.

Il Casinò Municipale

Il Casinò sorge ad opera dell’architetto Romolo Squadrelli in prosecuzione dei porticati della fonte all’inizio del ventesimo secolo, tra il 1904 ed il 1906, e viene inaugurato nel luglio 1907. Al suo interno, il primo ambiente che si incontra è l’atrio, caratterizzato da otto colonne di marmo rosso di Verona, che conduce direttamente al monumentale scalone, sovrastato da una vetrata circondata dagli affreschi dei dodici mesi dell’anno ad opera del pittore Malerba.

Il Casinò funzionò come casa da gioco solo fino al 1917, ma ha da sempre ospitato manifestazioni culturali e teatrali, congressi, sfilate di moda, esposizioni d’arte e serate di gala. È stato completamente restaurato ed ampliato da un’ala teatro adiacente ad esso, il complesso è utilizzato per meeting, congressi e matrimoni. Risulta visitabile durante la stagione estiva.

Grand Hotel di San Pellegrino Terme

Il Grand Hotel è un colosso di sette piani, anch’esso in stile Liberty, sormontato da grandi calotte lignee a dirigibile. Fu inaugurato nell’estate nel 1904 era modernissimo per l’epoca: era infatti provvisto di ascensori, luce elettrica, acqua potabile e telefono in tutte le 250 camere. All’interno troviamo la hall con un gigantesco lampadario, stucchi, colonne e decorazioni, poi uno scalone con decorazioni in cemento e ferro conduce al piano superiore. L’edificio è costituito da un corpo centrale coronato da una cupola e da due imponenti blocchi laterali.

Il Grand Hotel era destinato ad una classe sociale elevata ed infatti nel suo registro degli ospiti si trovano i nomi di importanti protagonisti della storia, della letteratura e della vita politica: i più prestigiosi sono quelli della regina Margherita di Savoia, che vi soggiornò ad inizio Novecento, e della regina Elena di Savoia, che fu ospite del Grand Hotel nel 1925 insieme al principe Umberto e alla principessa Maria. Vi soggiornarono persino due nobel della letteratura italiana: Eugenio Montale e Salvatore Quasimodo e due grandi del nostro cinema come Ugo Tognazzi ed Ornella Muti. Fu ospite di questo Grand Hotel anche il generale Luigi Cadorna.

L’hotel è chiuso dal 1979 per gli elevati costi di gestione ed è stato utilizzato per alcuni anni come sede di aste d’arte. Nel 2009 la facciata del Grand Hotel, lunga 128 metri, è stata completamente ristrutturata. Qui è stato girato il film Primo amore del 1978, diretto da Dino Risi e interpretato da Ugo Tognazzi e Ornella Muti e di recente l’hotel è stato scelto come location dei video musicali degli Studio 3 con Siamo ancora qua nel 2016 e di Elisa con Fire in The Dark nel 2017.

Dal 2016 sono iniziati i lavori interni di ristrutturazione del complesso con gettate di cemento nelle fondazioni, la ricostruzione delle cucine e i restauri degli affreschi al piano terra e al piano rialzato.

Le terme

Lo stabilimento termale di San Pellegrino Terme era un complesso di edifici Liberty che nei primi anni del ‘900 era dotato di strutture all’avanguardia sotto l’aspetto medico, impiantistico e organizzativo. Nel 1992, le proprietà terapeutiche dell’acqua di San Pellegrino, ricca di sali minerali, sono state riconosciute dal Ministero della Sanità. Vi era inoltre, un centro di diagnosi e cura delle sordità rinogena ed un centro di fisiopatologia respiratoria e motoria, entrambi indirizzati e diretti da specialisti di settore di varie Università che ne garantivano il rigore scientifico e l’efficacia. Le cure termali sono state chiuse nel 2006 e, ad oggi, il vecchio edificio è stato riutilizzato per gallerie d’arte.

Nel dicembre del 2014, le nuove terme, realizzate nell’ex hotel Terme-Milano dal gruppo imprenditoriale-immobiliare Percassi, sono state inaugurate e aperte al pubblico.

 


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