La riserva naturale della Val di Mello: le Maldive della Lombardia

Condividi su

Oggi visitiamo insieme la riserva naturale di Val di Mello, riconosciuta dalla Regione Lombardia come riserva naturale dal 2009, questo luogo incanta per i suoi torrenti e i suoi laghi dall’acqua color verde smeraldo, infatti, è conosciuta come “Le Maldive delle Lombardia”.

Torrenti e cascate, mulattiere, boschi rigogliosi e blocchi granitici dalle spettacolari dimensioni. La bellezza di questo luogo spopola sui social.

La Val di Mello è già stata paragonata alla maestosa Yosemite Valley in California e nel 2009 la Regione Lombardia ha riconosciuto la Val di Mello come riserva naturale, diventata per questo motivo un’area protetta (la più grande in Lombardia), dove l’accesso alle automobili non è consentito. L’unico modo per raggiungere la Val di Mello è quello di arrivare in località San Martino in auto, per poi parcheggiare e da qui continuare a piedi.

Dove si trova

La Val Di Mello si trova in Lombardia, più precisamente in Valtellina, in provincia di Sondrio, non lontana dal confine con la Svizzera. La località di riferimento, quella che dovrai impostare sul tuo navigatore, è Val Masino, un comune di cui la Val Di Mello fa parte, pur prendendo il proprio nome dal paesino di Mello che si trova nelle vicinanze. Grazie alla sua posizione strategica, la Val Di Mello è facilmente raggiungibile dalle principali grandi città del nord Italia, come Torino, Milano, Bergamo o Verona. Anche per questo motivo, sono sempre di più i turisti che, soprattutto d’estate, visitano questo luogo per fare trekking in mezzo alla natura e per sostare nei rifugi della zona.

Itinerario facile (da fare anche con i bambini)

La Val di Mello è estesa su 4.560 ettari di territorio e consente di immergersi completamente nella natura. Percorrere alcuni dei suoi numerosi tracciati significa camminare accompagnati dal gorgoglio di torrenti e piccole cascate, scoprire specchi di acqua color verde smeraldo, scorgere il nevaio perenne circondato da enormi giganti di granito. Passeggiare o esplorare questo luogo è un’esperienza unica nel suo genere, ed è consigliata a tutti gli appassionati di trekking e di camminate in montagna, ma anche alle famiglie con bambini, infatti esistono sentieri facili da percorrere anche con loro.

Per questo itinerario facile, da fare anche con i bambini, si parte dalla località di San Martino. Attraversando il paese si supera la chiesa parrocchiale e si imbocca il sentiero alle sue spalle, in direzione Val di Mello. Il primo punto di riferimento per essere certi di imboccare la direzione giusta è la trattoria Il Gatto Rosso da cui si può scorgere una grande parete di granito, il “Precipizio degli Asteroidi”. Proseguendo lungo il percorso ci si addentra nel famoso “bidet della contessa”, un angolo molto suggestivo della valle dove si trova un piccolo lago creato da una frana, le cui acque riflettono le vette circostanti offrendo uno spettacolo davvero sorprendente. Si prosegue in salita e si raggiunge Cascina Piana, abitata in passato, per buona parte dell’anno, dai contadini della Val di Mello. Lasciata sulla sinistra la deviazione per il Rifugio Allievi e superato il torrente Zocca, si arriva a Rasega a 1.148 m di altitudine. Il nome è legato all’esistenza di un’antica segheria che rimase attiva fino alla fine dell’Ottocento. Da qui è possibile ritornare a San Martino percorrendo lo stesso cammino, oppure si può attraversare il ponte di legno di fronte al Rifugio Rasega.

Si attraversa poi una distesa di prati e una pineta, e si seguono le indicazioni del Sentiero Life. Seguendo la direzione per imboccare il sentiero che sale in Val Romilla, si scavalca il torrente della valle su un ponticello. Si procede quasi a ridosso del torrente Mello fino a ritrovarsi nei pressi del ponticello di Ca’ di Carna. Proseguendo sempre su questo lato del torrente si incontrano diversi ponticelli, ma è consigliabile attraversare solo il quarto ponte, dopo una breve discesa nella boscaglia, per intercettare, infine, la carrozzabile della Val di Mello. Da qui si scende per breve tratto e subito dopo la chiesetta sul lato destro della strada, si imbocca il sentiero per raggiungere San Martino e il parcheggio libero dove si è lasciata l’automobile.

 


Condividi su