L’incantevole Valle d’Itria e le sue città bianche

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Conosciuta anche come la Valle dei Trulli, la Valle d’Itria si estende tra le province pugliesi di Bari, Brindisi e Taranto e comprende i comuni di Alberobello, Carovigno, Castellana Grotte, Ceglie Messapica, Cisternino, Fasano, Locorotondo, Martina Franca, Noci, Ostuni, Putignano, San Michele Salentino, San Vito dei Normanni e Villa Castelli. Si tratta di località davvero speciali, che danno la sensazione di percorrere luoghi quasi fiabeschi.

 

Ma la Valle d’Itria è anche un’area ricca di specialità, sia a livello enogastronomico che culturale. Da assaggiare sono i cosiddetti  Sporcamussi: dolcetti tipici fatti di crema pasticcera e ricoperti di zucchero a velo, tanto buoni, una delizia per il palato.

Questa valle incantata sazia anche la vista con le sue otto città bianche.

 

Ostuni è probabilmente la più famosa. Il centro storico, chiamato La Terra, è un labirinto di vicoli, piazzette, archi e scalinate ed è costituito dalla cima del colle più alto che domina la piana di ulivi fino al mare. Seguendo la via principale, si può salire verso la Cattedrale quattrocentesca, impreziosita da un originale rosone a tre cerchi concentrici. Prima però si può fare una sosta al Museo di Civiltà Preclassiche della Murgia Meridionale, ospitato nella chiesa di San Vito Martire, per ammirare un reperto unico come il calco di Delia, la madre più antica del mondo, vissuta nel paleolitico.

 

Ad Alberobello si trovano i trulli, che con la loro particolare architettura compongono un eccezionale paesaggio urbano e  storico riconosciuto Patrimonio dell’Unesco nel 1996. Questa città si estende su due rilievi collinari anticamente interrotti da un alveo: sul colle orientale troviamo la città nuova, dove sorge anche la chiesa matrice dedicata ai Santi Medici Cosma e Damiano. Il versante opposto è caratterizzato dai trulli del pittoresco Rione Monti, sulla cui sommità sorge la chiesa di Sant’Antonio con una cupola alta 21 metri, sempre a forma di trullo. Da visitare il Trullo Sovrano: non vi sarà difficile individuarlo perché è il più grande del paese, l’unico edificio di questo tipo a due piani. Risale alla metà del Settecento ed è aperto al pubblico come Museo di cultura popolare contadina, con arredi antichi e ambienti molto originali, ricreati con l’aiuto delle testimonianze degli abitanti più anziani.

 

Cisternino è uno dei Borghi più belli d’Italia ed è la capitale dei fornelli: se ne trovano a ogni angolo. Servono panini con salsiccia, pancetta, spiedini o le deliziose bombette (fettine di vitello arrotolate, impanate e infilzate allo spiedo).

 

Locorotondo è famosa per la sua planimetria circolare, che dà il nome a questa città. Anch’essa cattura i suoi visitatori col fascino delle stradine lastricate con le tipiche chianche che, snodandosi lungo anelli concentrici, conducono sempre alla settecentesca chiesa di San Giorgio, in cima al paese.

 

Ulivi secolari e ricca vegetazione mediterranea formano il territorio di Fasano, che si estende dalle colline al mare, segnando il confine tra l’area metropolitana di Bari e il Salento. Secondo l’etimologia popolare, il nome Fasano deriva dal Faso, una grande colomba selvatica, rappresentata anche sullo stemma civico, che si abbeverava nel fogge, una sorta di palude formata dall’acqua che scorreva dalle colline circostanti. Qui, inoltre, sorge l’omonima selva all’interno della quale si trova lo Zoo Safari, un parco adatto a grandi e piccini che offre al visitatore uno spettacolo davvero incredibile; oltre quaranta specie di animali allo stato selvatico.

 

Ceglie Messapica è tra le città bianche meno conosciute e visitate. Invece, vale la pena ammirare il centro storico incredibilmente ben conservato di quella che è considerata una delle città più antiche della Puglia, risalente al XV secolo a.C.

 

Martina Franca è una cittadina molto elegante, impreziosita da palazzi signorili e chiese monumentali. Da non perdere la splendida Basilica di San Martino, da cui il paese prende il nome, con la facciata decorata da un altorilievo dell’incontro del santo con un povero mendicante.

 

Tra Gioia del Colle e Alberobello, Noci è un caratteristico borgo di origine normanna. Ovunque si viene attratti da giochi di scale, piccole logge, balconcini fioriti e sontuosi portali che preludono a palazzetti nobiliari oggi trasformati in dimore e piccoli alberghi. Numerose sono le chiese e i conventi, tra cui spicca la Chiesa madre intitolata a Sancta Maria de Nucibus, che esisteva già nel 1180 e intorno alla quale si sarebbe sviluppato il primo nucleo dell’abitato, conosciuto in origine come Casale di Santa Maria delle Noci.

 

Dunque, città che offrono tanto: ospitalità, bellezza, storia, cultura e una caratteristica arte culinaria. Dei luoghi da non perdere, che ci fanno ritornare a casa soddisfatti e felici del viaggio compiuto.


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