Enter Sandman!

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Fonte immagini: dalla rete. © DC comics 1939-1989-2021

 

Dopo il maxi evento Crisi sulle terre infinite del 1985-86, nel rinascimento del fumetto, la DC comics aveva deciso di rilanciare tutto il suo Pantheon fumettistico, talvolta con reboot, in altri casi con minime retcon, alcuni con il rilancio del solo nome della testata, purchè fosse fatta in grande stile. Nel 1989 quindi Neil Gaiman crea il SUO Sandman, nuova versione di un personaggio creato nel 1939 da Gardner Fox (l’autore di Flash) con il quale non aveva NIENTE a che vedere (e che poi avrebbe fatto la propria curiosa apparizione tra le sue pagine).

 

 

Pubblicato fino al 1996 (75 albi poi raccolti in 10 volumi), Sandman fu un autentico capolavoro, una delle opere letterarie più importanti di tutti i tempi (non solo a fumetti): Entertainment Weekly lo pone al 46º posto nella classifica delle 100 migliori opere letterarie pubblicate dal 1983 al 2008 e appena al quinto posto se vogliamo aggiungere la definizione “a fumetti”; il Los Angeles Times lo definisce “La più grande saga epica nella storia dei fumetti“; Stephen King definisce le sue pubblicazioni “Storie grandiose e noi tutti siamo fortunati a possederle“; i Metallica gli dedicano uno dei loro pezzi migliori.

 

 

Dream, Morfeo, l’omino dei sogni, l’incarnazione del regno onirico di chiunque possa sognare e immaginare, Sandman, insomma: uno dei sette eterni che rendono possibile l’esistenza (Destiny, Death, Dream, Destruction, Desire, Despair, Delirium-poi divenuta Delight) si libera nel 1988 da una prigione cui venne costretto per errore all’inizio del secolo scorso. La sua assenza determinò la corruzione dei sogni e di conseguenza le due guerre mondiali, la successiva guerra fredda, e un mondo fondamentalmente andato allo sfascio. Da qui origina una lunga epopea che vede il personaggio correggere errori cosmici e umani commessi durante la sua assenza e, già che c’è, fare ammenda per quelli commessi da egli stesso durante la sua lunghissima, eterna esistenza per poter ricostruire il suo regno e far sì che il sogno possa tornare a esistere e la realtà, che su esso si fonda, a reggersi in piedi.

 

Oggi finalmente anche questo pezzo di letteratura sta per avere una sua versione sullo schermo. Sapevamo già da molto di tale produzione dark fantasy, ma il lockdown ha giocoforza messo da parte il progetto. Gaiman, che come tutte le persone di spirito sa che una crisi è una occasione di migliorarsi, ha usato la reclusione forzata ed il maggior tempo a disposizione per rendere la sceneggiatura “il più perfetta possibile”, considerando anche il fatto che la serie tv non partirà dal 1988, ma dai giorni nostri.

 

Ed ecco il cast di quella che è già stata definita “la serie tv più costosa mai realizzata da DC Entertainment”: Tom Sturridge (Mary Shelley – Un amore immortale) sarà Sogno. Vivienne Acheampong (delitti in paradiso) interpreterà il bibliotecario Lucien, Mentre Sanjeev Bhaskar (Good omen, Notting Hill) e Asim Chaudhry (black mirror, Wonder Woman 1984) saranno rispettivamente Caino e Abele. Gwendoline Christie sarà Lucifero (già presente in un’altra serie tv DC, Lucifer, in onda su Fox dal 2016, interpretato da Tom Ellis. Il diverso attore-attrice lascia intuire che la serie sarà ambientata in un universo alternativo a quello del Lucifer televisivo, a sua volta ambientato in altro universo rispetto a quello di Flash e Green Arrow, quello di Supergirl, quello della Doom Patrol e quello di Titans, tutti tuttavia agenti nel medesimo multiverso narrativo), Boyd Holbrook sarà il terribile Corinzio, mentre Charles Dance sarà Roderick Burgess. Ovviamente altri personaggi, come Death, verranno annunciati in seguito.

 

 

La prima stagione durerà 10 episodi e adatterà Preludi e Notturni e Casa di Bambola, i primi due volumi (il che lascia già presupporre un numero di stagioni comprese tra 5 e 7).

 

Neil Gaiman è produttore esecutivo assieme a David S. Goyer (Batman Begins, The Dark Knight, Terminator: Dark Fate, Foundation) e Allan Heinberg (Wonder Woman, Cinque in famiglia, Sex and the City, Una mamma per amica, The O.C., Grey’s Anatomy, Scandal e The Catch), che a sei mani hanno scritto anche il pilot.

 

È interessante notare come al momento il nome di Gaiman si trovi dietro ad un sacco di produzioni su schermo. Oltre a Sandman, il suo marchio di fabbrica si trova dietro Lucifer, Good Omen, American Gods; da segnalare che è apparso anche, nel ruolo di sé stesso, in The Big Bang Theory e addirittura ne I Simpson.


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