Il Balcone di Giulietta: il più famoso al mondo

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Ci troviamo a Verona, a poca distanza da Piazze Erbe dove da un Palazzo Medievale, affacciandosi su un piccolo cortile interno spicca il famoso balcone da cui, come la storia ci insegna, si affacciava Giulietta per parlare con il suo amato Romeo. Da qui prende vita la famosissima e amata opera di William Sheakspeare che tanto ci ha fatto innamorare e sognare. Sono migliaia i turisti che provengono da ogni angolo del pianeta per contemplarne la bellezza.

Ma guardiamo prima di tutto l’aspetto architettonico. La casa si presenta come un importante edificio medievale con mattoni a vista con affini ed eleganti finestre tribolate che decorano la facciata.  Il balcone, senza dubbio è il simbolo per antonomasia, che caratterizza la città di Verona dove migliaia di turisti ogni anno, col naso all’insù osservano e rubano scatti fotografici all’imminente edificio.  Ma c’è molto di più. Nel cortile della Casa di Giulietta è stata collocata la copia della statua di bronzo della famosa eroina e, come tradizione vuole, turisti e visitatori si fanno fotografare strofinando il seno destro della statua di Giulietta in segno di augurio, infatti sembra porti bene in amore ed è diventato un vero e proprio must. Accanto alla statua erge una lapide su cui sono riportati alcuni versi di Shakspeare che sono a ricordare la tragedia vissuta da Giulietta.

Verona è e sarà sempre legata a doppio filo al destino dei due sfortunati amanti che fanno innamorare i visitatori che oltrepasseranno il grande cancello di ferro all’entrata; sotto ad uno stretto arco i turisti danno libero sfogo a frasi e dichiarazioni d’amore intingendo la parte interna del piccolo viottolo che precede il cortile.  Ma si tratta di realtà o pura fantasia? Oggi, il balcone di Giulietta ha origini incerte o comunque antecedenti al quattordicesimo secolo, ma finalizzato a dare vita ad una perfetta scenografia medievale per il dramma di Shakspeare di Romeo e Giulietta.

Ricordiamo anche che il balcone di Giulietta è stato ristrutturato nel Novecento da Antonio Avena, storico italiano e direttore del museo veronese.  La Casa e il suo balcone sono quindi diventati tappa obbligatoria da chiunque passi da quelle parti.


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