“Biennale Light Art”, l’elogio della luce

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Foto: biennalelightart.it

 

La terza edizione della Biennale Light Art ha illuminato Mantova lo scorso 26 settembre e continuerà a farlo fino al 31 dicembre con quello che viene definito un “Elogio della luce tra destrutturazione e ricostruzione degli spazi”.

 

Dopo l’allestimento a Palazzo Ducale durante la scorsa edizione del 2018, quest’anno la Biennale si tiene nella casa dove visse e lavorò Andrea Mantegna e negli esterni del Tempio di San Sebastiano realizzato da Leon Battista Alberti. Cruciale è il binomio composto dalla Light Art italiana ed internazionale in competizione con queste strutture, che sono rappresentative di un artista e un architetto tra i più importanti del Quattrocento e Cinquecento in Italia. Un confronto quindi, ma anche un dialogo tra le opere d’arte e gli edifici, i cui ambienti acquisiranno una spazialità nuova.

 

L’esposizione comprende le opere di 34 artisti, sia italiani che internazionali, ed è curata dal critico d’arte Vittorio Erlindo con la collaborazione di Gisella Gellini e Gaetano Corica e del main partner Eni. La Biennale Light Art si divide in due diverse sezioni: quella, appunto, dedicata alle opere luminose Light Art e quella dedicata all’arte Black Light. Queste ultime installazioni, non emanano luce autonomamente ma illuminano il buio grazie alla luce di wood (come se fossero fluorescenti ndr). Già negli anni Cinquanta Lucio Fontana aveva sperimentato il rapporto tra arte, spazio e luce con opere come il suo celebre Arabesco Fluorescente. Gli artisti che espongono alla Biennale Light Art riprendono molti elementi rinnovandoli con materiali luminosi che possano offrire nuove prospettive anche alla scienza e al progresso scientifico, strettamente legati a quest’arte. Sono presenti anche opere di Federica Marangoni, Mario Agrifoglio, Leonilde Carabba, Paolo Scirpa, Giulio De Mitri e Carlo Bernardini, esponenti storici della Black Light.

 

La Biennale Light Art è a ingresso libero e visitabile dal mercoledì alla domenica dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 18.30. Al sabato c’è anche la possibilità di una visita serale dalle 21 alle 23, mentre il martedì l’accesso è riservato alle scuole. Una buona notizia, visti i tempi incerti: chi non riuscirà a partecipare di persona all’esposizione può comunque godersi lo spettacolo tramite un Virtual Tour in 4D della Casa del Mantegna e del Tempio di San Sebastiano, con tanto di opere in esposizione e interviste degli artisti. I più curiosi infine possono sbirciare fin da subito la curatissima pagina Facebook della Biennale Light Art.


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