Il bacio di Dante: Aeternum

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Quest’anno è speciale in molti modi. È unico non solo per la lenta uscita dell’umanità da una dolorosa malattia che si è impadronita del mondo e ci ha chiusi dietro i portoni delle nostre stesse case, lontani dai nostri parenti e amici, permettendoci a volte di uscire, ma subito rinchiudendoci di nuovo, come per schernire la libertà che nel corso della storia è stata così diligentemente perseguita, sviluppata e portata verso la perfezione pratica. Ora ognuno di noi, inalando gli aromi dei ciliegi in fiore, la fragranza delle erbe e dei fiori, rialzandosi da un lockdown apparentemente eterno, rialza lo spirito, la mente e il corpo.

Sotto il sole splendente della Toscana, nel cuore di Firenze, è stata inaugurata una magnifica mostra, in cui sei artisti provenienti da diverse parti del mondo, portatori di culture e tecniche diverse, rendono omaggio al genio di Dante, di cui il mondo intero ricorda il settecentenario della morte.

Aeternum non è solo una mostra d’arte contemporanea, è il caos fatto ordine e un’inquadratura dello stato dell’animo umano, un palcoscenico dell’anarchia animale e un crescendo della natura. La mostra si trova nella stessa casa del sommo poeta e racconta attraverso le creazioni dei suoi artisti lo spirito del mondo moderno, i suoi luoghi e i suoi pensieri.

Ecco il mare, una tempesta inghiotte la nave, ma guardando più da vicino, vediamo che non è solo una nave, ma vi sono bidoni di petrolio e spazzatura, gettati in acqua senza pensare. E l’elemento insoddisfatto si ribella, i raggi del sole filtrano tra le onde. Questa è una ribellione della natura contro l’indifferenza senz’anima dell’uomo.

Fonte foto: Emma Akopyan

Diverse sale dedicate alle metamorfosi dell’anima umana, che si lancia in un unico luogo alla ricerca di sé: l’anima non è intera, è lacerata, ad un certo punto anche il volto non è visibile, poi l’immagine si fa più chiara, ma l’acuto desiderio di liberarsi dalle catene della grigia quotidianità circostante rende i movimenti spigolosi e taglienti.

Fonte foto: Emma Akopyan

Fabio Calvetti, artista sperimentale, rivela i problemi dell’ambiente con la sua arte ribelle antiaccademica; il realismo magico di Krasi Todorov si ribella alla piramide sociale imposta, smascherando in ciascuna delle sue opere la propaganda della minoranza dominante. Gli acquerelli di Atanur Dogan, con la brillantezza dei colori, dell’umorismo e delle emozioni, sono scolpiti nella memoria per sempre, senza che alcuno rimanga indifferente. E accanto a lui ci sono le opere del fondamentale Shan Hong, che ha creato un mondo unico e un nuovo genere nell’arte: il realismo cinese. L’artista ha fornito alcune sue opere, in cui canoni, classici del genere si intrecciano strettamente con tecniche moderne.

Fonte foto: Emma Akopyan

Blerta e Armand Xhomo — gli ispiratori della mostra, fratello e sorella, lo yin e yang dell’arte contemporanea in generale e arte fiorentina in particolare, rivelano i pensieri e le correnti più segrete dell’animo umano. Dipinti multiformi, in cui un’anima è divisa in migliaia di parti che si contorcono, anelano ad una conoscenza diversa: tutto questo si rispecchia nei tratti luminosi, audaci e appassionati degli artisti.

Ogni quadro è unico, diverso per grandezza e impeto di ribellione; riuniti creano un insieme insuperabile che delizia il genio umano e il trionfo della volontà, portandoci a proprio modo a ciascuno dei sonetti del poeta e illustrando lo spirito dell’opera, tradotto attraverso il pennello degli artisti nel linguaggio dell’arte moderna.

Armand Xhomo e Fabio Calvetti

Fonte foto: Emma Akopyan

Aeternum diventerà un’avventura indimenticabile e luminosa. La mostra è interessante sia per chi vuole avvicinarsi all’arte contemporanea, ma anche per i più ferrati. L’ingresso è gratuito, la mostra sarà aperta dal 27 maggio all’11 giugno compreso.

 


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